Se hai pensato o detto una delle frasi che seguono… ripensaci!

“Posso farlo da solo”
Non è vero, non è sostenibile portare avanti un progetto in totale autonomia. Nel migliore dei casi, il risultato sarà mediocre e di compromesso. Nel peggiore, ci va di mezzo la tua salute.

“Posso fare a meno della comunicazione”
Non sono più quei tempi. Ora, il mercato è diventato troppo saturo per emergere senza dirlo a nessuno. Fa eccezione il caso in cui vivi in un piccolo paese e sei l’unico ad offrire quel servizio. Ciò di cui invece puoi (quasi) fare a meno, sono i social network.

“Basta il passaparola”
Per le ragioni di cui sopra, non puoi basarti solo sul passaparola, che è certamente utile ed efficace, ma rischia di non garantirti la base clienti di cui hai bisogno.

“Il marketing tende a fregare”
E’ vero solo in parte. C’è un marketing onesto, che non è a discapito delle persone coinvolte. Bloomywild ne è un esempio.

“Se faccio comunicazione, mi snaturo”
Dipende dalla comunicazione. E’ vero che c’è la tendenza a calpestare la dignità delle persone, a omologare i progetti tra loro, ad annacquare il senso delle cose. Ma è possibile una comunicazione che ti rispetti, che non ti ridicolizzi, che non ti svenda.

“Non mi avrete mai (come volete voi)”
Questo lo capiamo benissimo. Siamo i primi a non essere fan delle piattaforme social e dei piani di comunicazioni che rendono tutto uguale, in nome dell’algoritmo e della performance. Sta a te e alle persone a cui affidi il tuo progetto, proteggere la tua unicità e le tue (sacrosante) esigenze.

“La tecnologia ha rovinato tutto”
Anche qui non possiamo darti torto. Ma dato che non è possibile invertire la rotta, possiamo discernere e selezionare gli strumenti e le modalità con cui vogliamo lavorare. Possiamo essere consapevoli dei pericoli, schivarli, non cedere alla tentazione di fare come tutti gli altri. Per costruire un mondo migliore.

“Non ho un unico target, io vendo a tutti”
Lo sappiamo, la paura è quella di perdere clienti, ma vendere a tutti equivale a vendere a nessuno. Se non ci credi, scopri come funziona il target.

“A me piace sperimentare, non ho un unico stile”
Un brand che non ha un’identità visuale definita, non ha personalità. E’ confondibile, dà la sensazione di essere instabile e approssimativo. Il brand è creare una relazione di fiducia e non succede se confondi il tuo interlocutore.

“Mi scelgono per il rapporto qualità/prezzo”
Il prezzo di ciò che offri ti posiziona nel mercato, aiuta il potenziale cliente a capire con chi ha a che fare. Ma non può essere la leva su cui puntare, perchè qualsiasi altro brand può entrare nel mercato, giocare al ribasso e farti perdere la tua posizione.

“Vengono da me per la qualità”
“Se ho un buon prodotto, alla fine vendo”
“La qualità conta più del marketing”
Nel mercato odierno, senza qualità indubbiamente non si entra in partita, quindi il prodotto conta, la qualità conta. Ma è data per scontata: premesso che hai un prodotto ottimo, se non prendi un tuo spazio nel mercato (tramite la creazione di un brand), il prodotto rimarrà invenduto nel tuo magazzino.

“Il marketing conta più della qualità”
Il marketing fuffa può inventare cose che non sono reali, ma come tutte le bugie, ha le gambe corte. Senza un prodotto/servizio di qualità, nessuna strategia marketing può fare miracoli.

“Il mio progetto non deve essere legato a me, deve poter andare da solo”
E’ un bellissimo miraggio quello di poter far partire oggi, sul mercato, un progetto senza legarlo ad una persona fisica. Degno di brand come Nike, Coca Cola, Nestlè.
Persino Amazon è legata alla storia di Bezos che è partito nel suo garage (Apple a Steve Jobs, Microsoft a Gates, Nutella a Ferrero, Ferrari al suo fondatore, ecc).
Perchè ti seguano, è necessario che identifichino una persona. Quando poi il progetto sarà decollato, e ci vorrà tempo, allora puoi pensare di scollegarlo dalla tua persona.

“Se copio uno che sui social funziona, funziono pure io”
Per fortuna o purtroppo la comunicazione, che è una dinamica umana antecedente il digitale, si basa su moltissimi fattori che non è possibile replicare completamente a tavolino.
Una cosa che funziona per te, potrebbe non funzionare per un altro, per fattori come tempismo, tono di voce, personalità, carisma, luogo.
Inoltre, dall’esterno non è davvero possibile capire cosa c’è dietro un progetto che sta funzionando. A volte, semplicemente non sta funzionando, ma sembra il contrario.

“La grafica non è importante (solo il prodotto conta)”
“L’etichetta deve essere soprattutto bella”
“L’importante è che l’etichetta si distingua sullo scaffale”
La grafica di un prodotto è fondamentale perchè comunica emozioni, valori, stile, personalità. Non può essere lasciata al caso, perchè anche col prodotto migliore del mondo, i tuoi potenziali clienti ne sarebbero comunque influenzati. E deve essere una grafica in brand, cioè rispettare l’identità del tuo progetto, altrimenti non funziona.

Quando una cosa sembra molto semplice e banale, spesso non lo è.
Il marketing, la comunicazione, sono basati sulla complessità umana e non è facile giungere a conclusioni, senza averne le competenze, senza averne avuto esperienza.
Il consiglio è quello di accogliere la complessità non come un nemico, ma come un’enorme ricchezza; non dare niente per scontato, avvicinarsi in punta di piedi alle cose che non conosciamo e cogliere l’occasione di scoprire cose che non sapevamo.