Selezioniamo i clienti e creiamo strategie nello stesso modo in cui impostiamo il lavoro e scegliamo i collaboratori. Qui ho riassunto i punti fondamentali:

  1. Purpose-driven
    I collaboratori si scelgono per feeling sui valori principali,
    qualsiasi altro aspetto è secondario
  2. Affidabilità
    La cultura del lavoro: porti a termine i tuoi compiti? sei reperibile? fai quello che dici?
  3. Mycoriza
    La collaborazione deve portare vantaggi per entrambi, ognuno si occupa di assicurare i vantaggi dell’altro.
    Ognuno è un modulo autonomo, si lavora alla pari, ci sono coordinatori, scelti per capacità organizzative, ma non superiori e dipendenti, ognuno porta avanti il proprio lavoro coordinandosi con gli altri.
    Ogni ambito è autonomo, ha un programma autonomo, ma supporta gli altri moduli.
    Perchè ogni modulo è avvantaggiato dalla connessione con gli altri che crea un’entità riconoscibile e più facilmente visibile/comunicabile.
  4. Il benessere delle persone viene prima di tutto
    chi lavora e chi partecipa deve avere come primo obiettivo il godere della vita.
    Nella nostra ottica fatica e godimento non sono opposti, ma il primo è il mezzo per arrivare al secondo, per cui lavorare può avere come obiettivo il godimento della vita (e non perchè produce soldi, ma perchè si presuppone che tu abbia trovato il tuo ikigai e che lavorare per la tua mission ti ripaghi già)
  5. La gestione del tempo e delle risorse
    Lavoriamo a progetto, per cui non esiste la settimana lavorativa, con un orario prestabilito, esiste una o più giornate in cui lavoratori e partecipanti si incontrano (sempre in un clima di festa) e il tempo che ognuno ci mette per arrivare preparato a quell’incontro è un fatto privato.

    Lavoriamo con piccoli gruppi, la qualità del servizio, ma soprattutto dell’esperienza per entrambi i lati, lavoratori e partecipanti, viene prima del fatturato

    Contrariamente al modello capitalistico standard non intendiamo crescere, non vogliamo aggiungere, ma semmai focalizzare e riassumere (pareto 80/20), non possiamo aggiungere attività o moduli all’infinito, lo spazio in cui operiamo è finito, delimitato, il tempo pure lo è e intendiamo rispettare questi confini, come monito, come senso della misura.

    Contiamo di garantirci un reddito nel tempo impostando bene le basi del brand in modo che sia immortale, che generi utili nel tempo, sia un sistema scalabile, delegabile, ereditabile perchè modulare e basato su valori invece che su oggetti/prodotti/ecc.