Del marketing si sa poco, non si sa bene quando serve, se ce lo si può permettere, se fa al caso tuo. Non si sa cosa aspettarsi e dà l’idea di essere una mossa abbastanza dispendiosa, fatto sta che la sua reputazione sul fronte economico non è buona.

Iniziamo allora a capire se è possibile fare marketing con poco budget.

Fare marketing con zero budget

Ti dico subito che, con zero budget, o hai risorse umane che se ne occupano gratis o non è possibile fare marketing.
E non solo perchè le operazioni di marketing hanno un costo, ma perchè il marketing funziona per progetti che sono sostenibili e che fanno sul serio: se avvii un’attività senza sapere SE avrai i soldi per fare cose utili alla tua attività, il marketing non fa per te.

Per questo motivo, per piccolo che sia, è indispensabile fissare un budget per il marketing.
Maggiore se stai partendo ora, minore in un secondo momento, quando una serie di cose sarà già stata avviata.

Fare marketing con poco budget

Per prima cosa distinguiamo marketing da comunicazione: uno serve per creare il brand e metterlo sul Mercato, l’altra serve per inviare messaggi promozionali al tuo pubblico.
Sono dell’idea che entrambi vadano fatti fare da un professionista, ma in mancanza di soldi, vediamo su cosa ha senso risparmiare e su cosa no.

Saremo pure di parte, ma una cosa delicata come la creazione del brand non può essere tralasciata, nè affidata al primo che passa.
(Alcuni imprenditori hanno idee davvero d’impatto ed è vero che anche oggi, rarissimamente, qualcuno riesce ad emergere senza aver fatto alcuna operazione di marketing, ma. non essendo un fatto comune, non lo prenderemo in considerazione per questo articolo.)

Alla creazione del brand, segue la creazione della strategia: questo è il momento in cui il fatto che si ha poco budget a disposizione viene preso in considerazione per progettare azioni in linea con la reale disponibilità economica. Da questo momento in poi, un bravo strategist può dirti cosa è possibile evitare o posticipare e cosa no.

Dalla strategia potrebbe venire fuori che è meglio procurarsi un determinato budget prima di investire nel marketing: ha senso esporsi al pubblico se ancora non si è sicuri del nome del progetto? e se non si ha un logo? e se non si ha un sito?

Operazioni marketing indispensabili

Logo

Alcuni brand, come quelli del settore della moda, usano il logo non solo per distinguersi da altri marchi, ma come parte integrante dell’identità visiva (pensiamo ai pattern delle borse Louis Vuitton o alle cinture Dolce & Gabbana), e come elemento di status e riconoscimento immediato (abbigliamento Nike o Adidas).
Per altri settori, come quello del vino (in cui è più importante l’etichetta sulla bottiglia), dei ristoranti o locali (in cui sono più importanti la location e l’identità visiva), il logo è importante ma non altrettanto centrale per il proprio brand e si può risparmiare rivolgendosi ad un’agenzia (seria ma) non blasonata.
Cose da sapere se devi commissionare un logo e come riconoscerne uno fatto bene.

Identità visiva

Se il logo può essere più o meno visibile, più o meno utilizzato, l’identità visiva di un brand è presente in ogni momento di contatto con il cliente, quindi a mio avviso, fondamentale.
Lanciare un progetto senza conoscerne colori, tratti, atmosfere, stile, equivale a lanciare un progetto zoppo, che farà continuamente fatica nel prendere decisioni: come facciamo la locandina? di che colore dipingiamo il muro? come sarà la grafica del post? come li mandiamo gli auguri di Natale? come lo facciamo il menu? e l’etichetta? e il packaging?
Quindi per l’identità visiva (o visual identity), vale il consiglio dato per il logo: assolutamente necessaria, quindi occorre cercare un bravo professionista che sia nelle tue corde.

Sito web

Rappresenta un costo importante per una piccola azienda.
Anche se sicuramente è necessario averlo, non tutti i brand hanno immediatamente bisogno di un sito, va però programmato e quindi previsto nelle voci di spesa (anche a rate).
In alcuni casi, un sito è indispensabile già ad inizio attività.
Per amor del cielo, non commissionate un sito vetrina.

Comunicazione

In qualche modo devi far sapere agli altri che il tuo progetto esiste, che crede in determinati valori, che si rivolge a determinate persone, che offre determinati servizi, quindi hai bisogno della comunicazione, questo è certo.
Se questa sarà digitale, online, cartacea, sui social, via newsletter o esclusivamente con eventi dal vivo, te lo dice la strategia di comunicazione, che se è fatta bene, come dicevamo, ha tenuto conto del budget a disposizione e ha previsto azioni commisurate.
Sicuramente però non serve partire con la comunicazione se non hai un nome, non hai un logo, non hai la location, non hai un sito web (nel caso in cui sia fondante del tuo progetto).

Operazioni marketing caldamente consigliate

Offerta

La regina delle operazioni marketing sottovalutate è una seria progettazione di cosa offri. Che siano servizi o prodotti, non dovresti affidarti a istinto / intuito / creatività / idea geniale del momento. E’ una cosa delicatissima capire quali servizi o prodotti, come offrirli, quali formule puoi considerare, quale genera più valore, quale risponde meglio ai bisogni.
Se ci pensi questo è il cuore del discorso e infatti molti pensano di poter fare da sè, che è vero, ma è anche un peccato perchè questa cosa se fatta a regola d’arte genera roba che non si vede facilmente in giro.

Calendario marketing

Spesso si pensa alla necessità di programmare le pubblicazioni sui social, ma si dimentica che è possibile comunicare qualcosa solo se avviene. Una delle cose fondamentali per un’attività è avere una programmazione annuale che rispetti una serie di parametri dati dalla strategia. Pianificare a un mese, tre mesi, non funziona, ma questo mi sa che lo abbiamo imparato tutti ormai. Occorre una pianificazione seria, che faccia raggiungere gli obiettivi prefissati.

Operazioni marketing evitabili

Ads e sponsorizzate

Non è un servizio che consigliamo, ma se usi sponsorizzare i tuoi post e le tue stories, devi assolutamente capire se sono realmente utili o procedono per inerzia (con relativa emorragia di soldi). Purtroppo le sponsorizzate non funzionano più come quando è nato il servizio, quindi non è scontato che abbiano un ritorno economico positivo.
Sponsorizzare è un’operazione utile come booster di una comunicazione organica già funzionante, quindi da usare quando le cose già vanno bene e quando il brand è già solido. Sponsorizzare ha senso quando non è l’unica tattica prevista dalla strategia.

Pubblicità ambientale

Alcune forme di pubblicità, come la cartellonistica per strada, pubblicità sugli autobus, sponsorizzazioni e patrocini per amicizia o per simpatia per la causa, non hanno possibilità di misurazione per cui, in tempi di difficoltà economica, devono essere le prime ad essere evitate.

Design di interni

Ci sono alcuni progetti per cui location, arredamento d’interni e design sono centrali per l’identità, altri in cui non è l’arredamento a fare il brand. In ogni caso, ha senso investirci il giusto e non esagerare, non puntare tutto sull’arredamento, perchè il rischio è che sia un’operazione più rivolta a soddisfare l’ego che il business.
Sento spesso di locali che spendono davvero tanto per l’arredamento, convinti che sarà quella la leva per attrarre clientela, ma questa non è la premessa per la creazione di un progetto sostenibile: niente di così effimero e superficiale potrà essere il vero motivo per cui la tua attività prosperi nel tempo. Sono davvero pochi i casi in cui una spesa maggiore in questo campo determina il successo del brand.

 

In conclusione,  il consiglio è: se hai poco budget, usalo per un’analisi marketing che ti aiuti a progettare bene i passi successivi, per non perdere ulteriore tempo, soldi, energie, prendendo una strada che poi si potrebbe rivelare sbagliata.
Perchè il marketing abbia una sua efficacia, però, devi progettare un’attività sostenibile anche sugli altri fronti.